(Ensign, 1994)
Esiti del tutto diversi quando l’irlandese viene lasciata libera di esprimersi come meglio crede, attraverso canzoni che testimoniano tutti i contrasti dell’anima ma recuperano la vibrante energia del primo album: suoni più moderni, un po’ di tecno dance e hip-hop, un campionamento di Miles Davis, dolci dichiarazioni d’amore (John I Love You) e una dedica a Kurt Cobain (All Apologies, dal repertorio dei Nirvana). Poi una lunga pausa, segnata da molte collaborazioni e dall’EP Gospel Oak (Chrysalis, 1997).
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