(Decca, 1969)
Con il giovanissimo e imberbe Mick Taylor a suonare la chitarra (tra l’altro benissimo, anche se rimarrà figura di puro contorno), gli Stones cercano la continuità e ci riescono. Let It Bleed piace ancora di più a molti fan per il taglio più diretto, essenziale, rock: la title track, Gimmie Shelter, Midnight Rambler, You Got the Silver, la famosissima rilettura di Love in Vain, da Robert Johnson, e per finire il sommo cantico di You Can’t Always Get What You Want, degna chiusura di un decennio che ha fatto storia. E se Taylor suona con riguardo quasi reverenziale, si notano le presenze di Ry Cooder, Nicky Hopkins, Al Kooper.
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